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  • Immagine del redattoreAlitaki

Tornare bambini

Il problema parte da lontano, e precisamente da quando siamo bambini.

Se siamo stati fortunati nel nascere in una famiglia normale, senza urla e parole fuori posto, e nell'avere un'infanzia senza particolari traumi, è tutto così facile. Noi non ce ne rendiamo nemmeno conto ma la nostra vita, quando siamo bambini, è una linea retta, che scorre placida e tranquilla. In fondo noi quella linea non la vediamo nemmeno, perchè ci limitiamo a quello che ci offre la giornata, il momento. Da bambini siamo davvero capaci di cogliere l'attimo, e sapete perché? Perchè siamo spensierati, nel senso più autentico del termine, provate a chiedere a un ragazzino di otto anni cosa siano ansie, paranoie e compagnia bella. Abbiamo i nostri sogni, da bambini, e nulla ci sembra impossibile, la facilità con cui riusciremo a tirare fuori la palla da sotto un'automobile è la stessa con cui da grandi andremo sulla luna, se è questo ciò che vorremo. Tuttalpiù ci sporcheremo un po' le mani. Da bambini non ci poniamo dei limiti perchè semplicemente ne ignoriamo l'esistenza, e quando lo facciamo è solo perchè qualcuno ci dice: "non esagerare".

Perchè quando siamo noi, a pensare, è tutto grandissimo e bellissimo e, viceversa, ciò che non ci piace è schifoso e tremendo. Quando vogliamo fare qualcosa lo facciamo e basta, senza rifletterci due volte, e se ci facciamo male ci disperiamo, non abbiamo vergogna a dimostrarci vulnerabili anche perchè noi, da bambini, non sappiamo nemmeno cosa sia la vergona. Ai grandi risultiamo buffi e disordinati, e quando il nostro modo di fare da dolce diventa inopportuno allora ci fanno tornare nei ranghi, e ci insegnano le buone maniere. Noi, di buon grado, ascoltiamo e cresciamo educati e coscienziosi, tutti ci dicono "come sei cresciuto, ormai sei un

signorino!". Giorno dopo giorno lasciamo che il mondo che ci circonda, quello che dopotutto è stata la nostra casa da quando siamo nati, ci suggerisca in maniera sempre più forte cosa dovremmo fare. Se questo è quello che avevamo già più o meno in mente, allora sarà facile e, tutto sommato, pure piacevole. Ma se invece la nostra idea era un'altra, se con il passare del tempo ci accorgiamo che il paesaggio intorno a noi è così diverso da quelllo che avevamo disegnato con un pennarello tanti anni prima, allora suona una sveglia, fastidiosa e assillante.

Purtroppo quasi nessuno la sente, altri la ricacciano sotto il cuscino, dopotutto quel ring imperterrito potrebbe essere interpretato come un clamoroso fallimento. Eppure si tratta solo di un aiuto, insperato, che viene da dentro di noi, e ci dice che sì, ci siamo sbagliati, ma siamo ancora in tempo per cambiare strada, ci sono mille altri cammini che possiamo intraprendere, certo la nostra vita adesso non è più una linea retta, ma noi ora dovremmo avere imparato a prendere le curve, e pure ad andare in salita. Eppure più la strada è tortuosa e più abbiamo paura, perchè tutto questo va contro quello che ci hanno insegnato, e siamo terrorizzati dall'idea di rimanere soli. Ecco, arrivati a questo punto forse la soluzione sta proprio in quello che è stato, fin dall'inizio, il problema. Forse per un istante dobbiamo tornare bambini. Ritrovare quella forza che ci fa sentire invincibili, non ascoltare nessun altra voce se non quella del nostro cuore, chi ci riesce potrebbe sorprendersi da come, nonostante tutto il tempo passato, sia ancora chiara e forte, e magari pure più saggia di come la ricordavamo. Forse, così facendo, torneremo a ridere forte, a piangere senza ritegno, a vivere in una forma più pura e serena quel dono incredibile che è la vita.

E ci scopriremo più grandi, a tornare bambini.

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